E' questa la domanda che subito ci si sente rivolgere da principianti incuriositi di fronte a un telescopio.

Di fatto non esiste un ingrandimento fisso, ma esso varia al variare dell'oculare usato. Tale oculare può a sua volta essere accoppiato a dei moltiplicatori di focale (lenti di Barlow), o a dei riduttori, variandone il suo potere ingranditore di una, due, tre volte... o riducendolo allo stesso modo.

Durante l'osservazione dei pianeti nel Sistema Solare vengono normalmente utilizzati ingrandimenti dai 150x ai 300x. Questi limiti sono del tutto indicativi, e se il cielo e lo strumento lo permettono ci si può spingere anche oltre!

Qui a fianco illustro una situazione consueta, in cui noi osservatori vediamo la Luna in cielo dal diametro apparente di circa mezzo grado.

   
Utilizzando circa 80x osserveremo Saturno con un diametro apparente circa 1,5 volte quello della Luna. Vale a dire che se potessimo vedere in cielo il pianeta Saturno ingrandito 80 volte, esso si mostrerebbe con i suoi anelli come nella figura qui a fianco!

Per fare un esempio più vicino alla realtà quotidiana di tutti noi, proviamo a puntare il telescopio in condizione di luce diurna verso una montagna.

Quella qui a fianco è casa mia, e alle sue spalle si può scorgere quella che è la cima del Monte Grappa (quota 1775m slm). Ovviamente possiamo riferire questa foto ad una normale immagine percepita dalla nostra rètina senza l'utilizzo di nessun tipo di strumento ottico/ingranditore.
 

Puntandone la cima con un comune binocolo, faccio qui riferimento ad un 12x, saremo appagati dalla visione di molti dettagli, in questo caso la struttura dell'Ossario di guerra posto sulla sommità del monte, e la presenza dell'edificio marrone al limite destro della foto.

Volendo spingersi oltre con gli ingrandimenti, i binocoli comuni a questo punto non daranno molte altre soddisfazioni, essendo progettati per fornire al massimo una trentina di ingrandimenti, con grande scadimento in termini di luminosità.
     

Puntanto un telescopio a ingrandimento medio/alto, nel nostro caso circa 150x, riusciremo a risolvere molti altri dettagli, fra i quali porte e finestre di edifici, antenne, e pure persone: due sagome sono visibili proprio nella foto qui a lato. Tengo a precisare che l'Ossario qui inquadrato dista dal punto della ripresa poco più di 20km in linea retta.

A questo punto mi fermo, ricordando che un telescopio commerciale di medie dimensioni può essere usato, nel caso si voglia separare stelle doppie strette, anche a 500x e oltre!